Sala D'Aspetto

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black alchemist
view post Posted on 4/12/2008, 15:47




L'edificio dell'ospedale si trova nella zona Ovest della Città dalla parte opposta rispetto al Centro d'Addestramento, l'edificio è abbastanza grande, in pietra, appena entrati troviamo una piccola stanzetta sulla sinistra con una scrivania, la stanza dell'infermiera che dovrà essere interpellata per segnalare ai vari dottori il problema, la ragazza andrà a chiamare il dottore che subito vi visiterà, all'occorrenza indirizzandovi in una stanza, che si trovano sulla destra rispetto all'infermeria.

SPOILER (click to view)
http://i45.tinypic.com/1zirtf.jpg Questo vuole essere un aiuto per farvi rendere conto di che cosa sia l'Ospedale, non pretendo di essere perfetto, ci mancherebbe


Edited by black alchemist - 8/12/2009, 14:57
 
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nike94
view post Posted on 3/12/2009, 22:24




Maledetto mezzodemone....


Erano le uniche parole che mi venivano in mente.
Appena tornata all'interno delle mura, non solo avevo dovuto sopportare lo sguardo soddisfatto e compiaciuto di quella spregevole sentinella, ma anche vagare alla cieca per una buona mezz'oretta prima di trovare l'edificio adibito ad ospedale. Una costruzione in pietra dall'aria solida e tremendamente fredda; sopra l'entrata, un cartello pericolante su cui era incisa la parola " OSPEDALE " a caratteri cubitali.
Avanzai di qualche passo, il braccio oscillante parallelo al corpo: le ossa della spalla dovevano essere mezze-spaccate. Sbuffai, bussando rumorosamente alla porta con la mano sana. Uno, due, tre colpi.
Ma non rispose anima viva. Alzai gli occhi al cielo, irritata più che mai: chiunque si trovasse lì dentro l'avrebbe vista brutta.
Dopo aver picchiato un altro paio di volte sul legno scuro, provai a girare la maniglia: la porta si scostò.
Entrai.
Il sentore nauseabondo di disinfettante mi assalì violentemente e senza volerlo sul mio viso si disegnò una smorfia disgustata: odiavo gli odori troppo forti, forse perchè il mio olfatto era comunque abbastanza sviluppato, anche in forma umana.
Mi guardai intorno, in cerca di qualcuno che facesse al caso mio, ma il breve corridoio era deserto.
Mi spostai una ciocca di capelli (pieni di sabbia) dal viso e mi accorsi di avere un enorme graffio all'altezza della guancia sinistra, del quale non mi ricordavo: il sangue aveva incominciato a raggrumarsi. In poco più di un'ora quel maledetto mezzodemone era riuscito a ridurmi uno straccio e, cosa più umiliante, mi aveva marchiata a mia insaputa. Quel tatuaggio era di pessimo gusto.
Notai una porta semi-aperta sulla sinistra e, avvicinatami con passo felino, feci capolino all'interno della stanza. Una ragazza dall'aria indaffarata stava seduta dietro una scrivania, firmando scartoffie e sigillando foglietti con la cera lacca: che fosse un'infermiera?

Donna, sai dirmi dove posso trovare un medico?


Domandai con aria tutt'altro che umile, leggermente in contrasto con la mia condizione attuale. In effetti, oltre alla miriade di graffi e lesioni su tutto il corpo, i miei vestiti erano ormai ridotti ad una sottolissima fascia di tessuto, che a mala pena riusciva a coprirmi il seno e parte della vita, e dai resti dei calzoni, anche questi piuttosto inutili.
Incrociai le braccia, fissando la donna con fare impaziente: quelle odiose bruciature incominciavano a tirarmi la pelle in maniera insopportabile.

Maledetto mezzodemone...

, non potei fare a meno di pensare.




 
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black alchemist
view post Posted on 8/12/2009, 14:56




Una ragazza semi-nuda si affacciò alla porta dell'infermeria e, forse non resasi conto della propria posizione, si rivolse alla mia infermiera con tono imperioso. Sobbalzai, i guerrieri e in questo caso le guerriere, non avevano minimamente il senso del rispetto. Tutto era a loro dovuto. Bazzecole. Io, Artak, provvedevo alla loro salute e io decidevo se potevano combattere o meno.
"Signorina sono qui" dissi, sbucando dalla porta del mio ufficio. "Si accomodi pure". Mi spostai leggermente per farla passare, nonostante la mia morte, un brivido mi percorse la schiena alla vista delle sue nudità. Calma glaciale, sono un medico, pensai. Chiusi la porta. Sbrigativamente andai ad un armadietto dove presi una mantella che consegnai alla ragazza, poi mi voltai affinchè potesse cambiarsi indisturbata. "Potrai avere vestiti nuovi una volta che il mio lavoro sarà concluso. Adesso, trasferiamoci nella tua stanza dove provvederò a visitarti. A primo sguardo non vedo niente di grave, tagli, bruciature, ah, il tatuaggio. Hai appena combattuto...vediamo...Omega? Giusto? le bruciature dovrebbero coincidere, poco male. Il braccio credo sia rotto, te lo posso sistemare, così come la caviglia, a cui ti appoggi male...ma farà male, adesso andiamo".
Sorreggendola ed aiutandola a camminare entrammo nel corridoio attiguo all'infermeria, in cerca di una stanza. La prima a sinistra andava benissimo. L'aiutai a distendersi, poi dopo un cenno di saluto mi voltai a prendere i miei strumenti.
"Non preoccuparti, torno subito, questione di poco"
 
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2 replies since 4/12/2008, 15:47   93 views
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